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INTERVISTA A MISTER KLOZZA

- Ultimamente tutto l'ambiente bianco-verde ha potuto apprezzare la tua estrema passione per il calcio e per il ruolo di allenatore, da dove nasce questa propensione a dirigere una squadra di pallone? Nasce anni fa, quando purtroppo per problemi fisici, smisi di giocare a calcio a 5 e iniziai la mia carriera da dirigente/accompagnatore, ma con la voglia di arrivare in un futuro ad allenare. Questa voglia mi porto' a far le prime esperienze su una panchina nel campionato di CSI e poi AICS con il Fiordipane, per poi trovare, nell'estate 2012, con la conclusione del rapporto con il sopracitato Fiordipane, un posto nella panchina del Port San Pevl. La prima esperienza su questa panchina ha portato, grazie ai ragazzi in campo, la vittoria del trofeo del Marinabay. - Jurgen Klopp è sicuramente un modello a cui ti ispiri, ma esistono altri allenatori, anche del passato, che ammiri e di cui vorresti emulare le gesta? Ammiro molto Josè Mourinho, persona un pò particolare ma di certo un vincente e lo ha dimostrato col famoso triplete dell'Inter. Come sviluppo dei giovani oltre a Klopp direi Zeman, come simpatia Arrigo Sacchi e Trapattoni e per finire, il buon Giampiero Ventura e Pierpaolo Bisoli. - Quella di Lloret del Mar è la tua prima esperienza su una panchina di una squadra in una competizione di un certo livello, quanto ti emoziona l'idea di poter guidare la squadra in questa splendida avventura? Diciamo che è uno stimolo in più per crescere e migliorare, spero lo sia altrettanto per la squadra, sono entusiasta di poter guidare i ragazzi in questo torneo che in altre annate ha visto la partecipazione di compagini di altissimo livello.

- Il trofeo "San Jaime" è una competizione ancora ignota ai colori del PSP; anche se non si sa quasi niente sul livello degli avversari, ti sei posto degli obiettivi minimi per ritenerti soddisfatto dell'esperienza? Come minimo obbiettivo, direi il passaggio del turno fino alla fase ad eliminazione diretta. Poi confidando in una squadra affiatata e ben posizionata in campo, non esistono obbiettivi minimi, non si molla mai e si lotta fino alla fine. - Parlando di approccio tattico, come descriveresti la tua mentalità di gioco e soprattutto, quali sono i moduli che prediligi? La mentalità del gioco cambierà in base ai giocatori che schiererò in campo, molto variabile insomma. I due moduli che ho scelto per ora sono come innanzitutto, e direi quello “base” il 4-2-3-1, mentre l'altro potrebbe essere un 4-3-1-2, poi quando sarà il momento vedrò se aggiungerne altri. - La Spagna, ed in particolare la Costa Brava, è una terra in cui lo svago e il divertimento serale non mancano di certo. Userai la linea dura con i giocatori per far si che in campo siano sempre al 100% o sarai permissivo? Sarò permissivo, dato che sono tutti abbastanza grandi da conoscere certi limiti e prendersi ognuno le proprie responsabilità. Non vieto niente a nessuno, ma di certo pretendo un minimo di prontezza di riflessi in campo. - Per chiudere, fai un saluto ai fans color Mojito e fai un augurio in vista della spedizione iberica. Saluto tutti i fans, sperando che questa esperienza spagnola porti bene e che serva sopratutto a regalare un bell'inizio stagione al PSP. Un abbaccio!

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